Questa mattina, alla presenza del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e della Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, è stato presentato a Roma lo studio “Per una transizione energetica eco-razionale della mobilità automobilistica”, realizzato da Fondazione Caracciolo – il Centro Studi dell’Automobile Club d’Italia –, ENEA e CNR-Dipartimento di Ingegneria, ICT e Tecnologie per l’Energia e i Trasporti .
“L’approfondito studio della Fondazione Caracciolo ci consegna un chiaro e reale scenario sul futuro della nostra mobilità – ha dichiarato il Presidente ACI, Ing. Angelo Sticchi Damiani. Grazie alla costante evoluzione delle tecnologie, alla naturale crescita dell’elettrificazione dei veicoli e alle spontanee scelte del mercato, progressivamente e senza forzature, è possibile raggiungere una nuova mobilità sostenibile, che salvaguardi il diritto universale alla mobilità, specie nelle aree metropolitane, e garantisca un significativo miglioramento della qualità dell’aria e la tenuta del forte settore automotive italiano. La transizione eco-razionale della mobilità – ha proseguito Sticchi Damiani – consentirà di raggiungere il contenimento delle emissioni di C02 su livelli prossimi agli obiettivi fissati dall’Europa al 2030. Un’ulteriore auspicabile accelerazione di questo percorso potrà arrivare dal sostegno a rottamare le vecchie auto da Euro 0 a 3, le più inquinanti, con auto più sicure e avanzate, quali, ovviamente, le ultimissime Euro 6d e come anche le recenti e più accessibili Euro 4 e Euro 5.”
“Ciascun motore e vettore energetico – ha sottolineato Giuseppina Fusco, Presidente della Fondazione Caracciolo – apporterà un contributo importante agli obiettivi di decarbonizzazione nel nostro Paese, in virtù degli investimenti in atto e in programma per i prossimi anni. È necessario, quindi, un quadro regolatorio chiaro e certo che, in ottica di neutralità tecnologica, consenta alle imprese di proseguire nelle strategie di investimento, leva centrale dell’evoluzione energetica dell’automobile, potendo contare su una prospettiva di lungo termine definito. Le scelte di policy – ha concluso la Presidente Fusco – dovranno essere fondate su criteri di eco-razionalità, che coniughino le esigenze ambientali con quelle economiche e sociali, così da conseguire l’obiettivo minimizzando i costi per la collettività”.