Cerca

Il Motorismo storico in Italia. 1°Rapporto sul mondo delle auto storiche

La Fondazione Filippo Caracciolo di ACI, nella prestigiosa sala Koch del Senato della Repubblica, presenta il 1°rapporto sul mondo delle auto storiche in Italia, attraverso un’indagine quali-quantitativa sulla passione, sul collezionismo e sull’impatto economico generato dalle auto storiche. Un lavoro basato su una metodologia di ricerca robusta, che si è avvalsa della collaborazione di esperti del settore, statistici ed economisti; ciò ha consentito ai ricercatori della Fondazione di realizzare un’analisi secondo standard di elevato rigore scientifico, anche in virtù del supporto del gruppo ACI: tra questi, in particolare, la Presidenza, l’Area Statistica, l’Ufficio Comunicazione e l’Ufficio per i Rapporti con la FIA e le Relazioni Internazionali, ACI Informatica e il Club ACI Storico.

I veicoli storici rappresentano la testimonianza dell’evoluzione del design, dell’estetica e della tecnica applicata ai trasporti; costituiscono, per la collettività, un patrimonio storico e culturale la cui tutela rientra tra i valori condivisi e sanciti dagli stessi principi costituzionali alla base dell’ordinamento nazionale. L’articolo 9 della Costituzione, infatti, indica la promozione della cultura, della ricerca scientifica e tecnica, nonché la tutela del patrimonio storico e artistico, come valori fondamentali da sostenere attraverso politiche attive di valorizzazione e salvaguardia. Le auto storiche, sotto questo punto di vista, sono un patrimonio culturale tramandato, e conservato, grazie ad un consistente numero di appassionati di tutto il mondo con il supporto di realtà associative dedicate alla divulgazione della conoscenza di questi veicoli.

Leggi lo studio

 

Il Motorismo storico in Italia

Lo studio rappresenta il Primo Rapporto ACI sul motorismo storico in Italia ed ha la finalità di indagare l’impatto culturale, sociale ed economico del fenomeno auto storiche, con l’obiettivo non solo di fornire ai policy maker elementi conoscitivi utili per impostare politiche pubbliche più congruenti con le istanze che ne provengono, ma altresì fare emergere fattori peculiari di un mondo fatto di passione e interessi economici non secondari per il mercato automobilistico e più in generale per il sistema economico. Lo studio analizza il fenomeno secondo tre diverse angolature. Nel primo capitolo è stato affrontato il mondo delle auto storiche sotto il profilo giuridico-normativo. Nel definire questo quadro, il legislatore si trova a dover operare una distinzione tra il veicolo storico, nell’accezione sopra descritta, rispetto al mezzo semplicemente vetusto il cui utilizzo, spesso motivato da mere esigenze utilitaristiche, distanti da qualunque prospettiva di valorizzazione di un patrimonio culturale, si pone in contrasto con le politiche per la tutela della sicurezza stradale e per il contenimento delle emissioni inquinanti.

Il secondo capitolo descrive la distribuzione territoriale delle automobili circolanti in Italia per fasce di età. In particolare, l’attenzione ricade sulle vetture con più di 20 anni, dal momento che tale limite rappresenta la caratteristica essenziale per considerare un’auto di potenziale interesse storico e collezionistico. Successivamente si analizza la numerosità delle automobili tra i 20 e 29 anni, a livello regionale, appartenenti alla Lista di Salvaguardia che individua i modelli di auto particolarmente meritevoli di considerazione e di tutela.

Il terzo capitolo riporta i risultati più significativi che sono emersi dall’indagine qualitativa condotta dalla Fondazione Caracciolo e dall’ACI nel secondo trimestre 2022, per valutare l’impatto culturale, sociale ed economico del fenomeno auto storiche, in tutte le sue componenti: passione, collezionismo, turismo, valore culturale ed economico.