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La mobilità al tempo del Coronavirus

Webinar di presentazione dei risultati dell’indagine sulla mobilità dei soci dell’AC Roma

L’Automobile Club di Roma presenta i risultati dell’indagine, realizzata dalla Fondazione Caracciolo, sulla mobilità dei soci dell’AC Roma.

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Leggi lo studio

La strada delle sanzioni

La sanzione nella disciplina della circolazione stradale.

Da molti anni la Fondazione approfondisce il tema dei percorsi sanzionatori legati alla disciplina della circolazione stradale. Nel tempo il tema è stato monitorato sotto il profilo giuridico, ma anche economico.

Di recente, la disciplina è stata oggetto di modifiche da parte del legislatore, con l’introduzione dell’istituto del pagamento immediato (entro 5 giorni).

Per altro verso, anche la crisi economica ha influito sulle scelte individuali anche con riferimento alle possibili sanzioni del CdS.

Lo studio si propone di analizzare nel dettaglio e aggiornare i dati relativi ai diversi percorsi sanzionatori e alle dotazioni strumentali dell’attività di accertamento attraverso un’indagine presso i 20 capoluoghi di regione italiani.

70a Conferenza del Traffico e della Circolazione

Mercoledì 18 novembre alle ore 10.00 a Roma, presso la sede dell’Automobile Club d’Italia in via Marsala 8, si svolgerà la 70a edizione della Conferenza del Traffico e della Circolazione, storico momento di confronto propositivo per la filiera della mobilità stradale, organizzato dall’ACI. I lavori, suddivisi in una sessione mattutina e una pomeridiana, saranno centrati sulle novità previste nel Codice della Strada in discussione in Parlamento. Per l’occasione verrà presentato uno studio della Fondazione Filippo Caracciolo – Centro Studi ACI dal titolo “Bilancio degli incidenti stradali: le politiche europee, italiane e regionali”.

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Bilancio degli incidenti stradali: le politiche europee, italiane e regionali

Le prime proiezioni sulla riduzione del fenomeno degli incidenti stradali dell’anno 2015 sembrano confermare un rallentamento nel miglioramento della sicurezza stradale: si configura al momento anche una inversione di tendenza e l’obiettivo europeo di ridurre un ulteriore 50% entro il 2020 appare quasi impossibile da raggiungere.
Questo accresce l’importanza e l’urgenza di una nuova fase della lotta alla incidentalità.
Lo studio mira a realizzare un bilancio della sicurezza stradale con gli obiettivi di capitalizzare i risultati positivi, individuare gli insuccessi e le maggiori criticità, per poi rilanciare nuove strategie e politiche di miglioramento del settore. Condividere gli obiettivi di miglioramento della sicurezza stradale fra le forze politiche, la collettività e le associazioni è sicuramente importante ed imprescindibile in una società civile. La ricerca ha lo scopo di mettere in evidenza come l’investimento in sicurezza stradale comporti un rendimento altissimo sia nel breve che nel medio e lungo periodo. Il lavoro ha posto in evidenza come in Italia non tutti i territori regionali sono in egual modo sensibili, coerenti negli interventi e proattivi. In alcune regioni la riduzione di morti e feriti è stata particolarmente alta; in altre regioni si è invece mantenuto praticamente costante il fenomeno e questo ovviamente stride fortemente con gli obiettivi italiani ed europei che richiedevano una riduzione del 50% nel decennio 2001-2010 rispetto al dato nell’anno 2000. Il dimezzamento dei decessi è stato ribadito anche per il decennio 2011-2020 con riferimento all’anno 2010. Infine in altre regioni ancora non si è osservata nessuna riduzione o stabilità del fenomeno, purtroppo una preoccupante crescita del fenomeno. Questi divari anche significativi in Italia hanno stimolato la ricerca per capire quali sono gli elementi di incoerenza fra le regioni; intuire se vi sono territori più sensibili e proattivi, stimare il danno ulteriore di questi divari. Oltre ai tanti costi umani e sociali della incidentalità stradale, anche dal punto di vista economico i conti sono molto significativi e indicano con chiarezza la strada da seguire. In Italia nell’ultimo decennio sono stati stanziati fondi destinati agli interventi di miglioramento della sicurezza stradale pari a circa 137 milioni di Euro nell’ambito dell’attuazione del PNSS. Nel solo anno 2013, se in tutte le regioni si fosse registrata una riduzione del fenomeno pari a quella delle regioni più sensibili e virtuose, si sarebbero potuti evitare a livello nazionale costi sociali per circa 4,8 miliardi di euro. Seguendo lo stesso ragionamento per il periodo 2001-2013, avremmo risparmiato circa 27 miliardi di euro. Ovviamente lo studio ha anche valutato quelli che sarebbero stati i maggiori costi se tutte le regioni, anche quelle molto virtuose, avessero avuto riduzioni ridotte come le regioni poco sensibili e poco proattive. Nel solo anno 2013 si sarebbero avuto costi aggiuntivi per circa 3,9 miliardi di euro; nell’intero periodo 2001-2013 questi costi aggiuntivi sarebbe stati poco al di sotto dei 70 miliardi euro.

La mobilità urbana

Intervista a Stefano Bonora, Direttore di BUSITALIA Spa e ATAF Spa

La mobilità urbana è uno dei temi prioritari della politica dei trasporti. Oltre il 70% dei cittadini europei vive e si sposta in aree cittadine in continua trasformazione ed i fenomeni di urbanizzazione, specie nelle zone povere del pianeta, si stanno intensificando.

Investire sulla mobilità urbana significa migliorare la qualità della vita nelle nostre città. Per questo motivo, la Fondazione Caracciolo, partendo dall’osservazione delle città in “movimento” e dalla lettura delle criticità, intende contribuire all’individuazione di efficaci proposte per migliorare la capacità di muoversi, tenendo in debita considerazione gli strumenti finanziari e di governo locali necessari per dare forma alle diverse idee.

Quella che presentiamo oggi è la prima di una serie di interviste ad importanti stakeholder della mobilità urbana pubblica e privata.

Un’anteprima di un significativo lavoro di ricognizione e analisi sul mondo della mobilità urbana in via di pubblicazione.

 

Il 30% di sconto sulle multe pagate entro i primi 5 giorni

6 italiani su 10 pagano entro i 30 giorni regolamentari , il 3% fa ricorso al Prefetto e al Giudice di pace. Nel 37 % dei casi si arriva ai pagamenti tardivi o alla riscossione coattiva (Dati ACI – Fondazione Caracciolo)

Il presidente della Commissione Trasporti della Camera,  Michele Meta, ha presentato la proposta che dovrebbe diventare operativa entro l’estate. Anche il Ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, condivide il progetto. Il Presidente dell’ACI interviene sul tema al TG1: “L’ACI innanzitutto pensa che le multe non devono servire a fare  cassa. Detto questo va bene, va benissimo lo sconto del 30% perché chi sbaglia e vuole immediatamente mettersi a posto, è giusto che abbia una facilitazione soprattutto uno sconto”.

Guarda il servizio del TG1
Trasmissione: TG1
In onda il: 09-07-2013
alle ore: 20:27:34
durata del servizio: 00:01:24
Servizio di: Anna Paola Ricci

Sicurezza Stradale: una responsabilità condivisa

Olbia, lunedì 20 maggio. Prosegue il progetto R.O.A.D. con il workshop Universicurezza.

Prosegue con successo a Olbia il progetto R.O.A.D. – Reduction in Olbia of Accident Death per la sicurezza stradale, frutto della collaborazione istituzionale tra il Comune di Olbia, l’ACI e il DICAAR. Nei primi 8 mesi ha già definito una prima serie di strumenti finalizzati alla prevenzione degli incidenti stradali più gravi, ottimizzando la fluidità del traffico e i suoi effetti sull’ambiente. R.O.A.D. ha un triplice obiettivo: il rafforzamento della capacità di governo della sicurezza stradale; la diffusione di una nuova cultura della mobilità responsabile; l’efficace messa a punto del Piano Comunale della Mobilità e della Sicurezza Stradale.
Il primo passo è stato la costituzione dell’Osservatorio comunale integrato della mobilità e dell’incidentalità per raccogliere i dati sul traffico e sui sinistri, monitorando nel tempo l’efficacia dei provvedimenti adottati. Si sono poi attivati progetti-pilota nel campo della formazione per la mobilità responsabile e sostenibile con il metodo ACI Ready2Go, a vantaggio dei ragazzi nelle scuole per il conseguimento del patentino e della patente, in collaborazione con il MIUR di Sassari. Solo questo mese si sono svolti tre incontri nei licei “Mossa”, “Panedda” e “Gramsci” di Olbia, che hanno coinvolto più di 200 ragazzi sensibilizzandoli sui rischi della strada e sui comportamenti più idonei al volante, attraverso corsi teorici e dimostrazioni pratiche con un avveniristico simulatore di guida. Questo sforzo educativo si è completato con i corsi di formazione “TrasportACI Sicuri” per i genitori e i pediatri, focalizzati sull’importanza e il corretto uso dei seggiolini per bambini. Nell’ultimo appuntamento presso il Consultorio familiare di via Aldo Moro ad Olbia, ad aprile, oltre 20 famiglie hanno fortemente apprezzato la qualità dei corsi e dei materiali formativi ricevuti. I corsi, realizzati con la collaborazione dell’ASL di Olbia, continuano anche nel mese di maggio.
ROAD prosegue oggi con il Workshop Universitario – La sicurezza stradale: una responsabilità condivisa – che coinvolge il mondo accademico e scientifico con un intenso lavoro di analisi dei fattori di rischio dell’incidentalità in funzione anche dei flussi turistici sul territorio. I mesi con più sinistri si confermano infatti luglio (66 su 479 incidenti totali) e agosto (63), evidenziando la sofferenza delle aree turistiche soprattutto nei periodi critici. Il corso è rivolto agli studenti universitari del Dipartimento di Economia e Management del Turismo dell’Università di Olbia, con la collaborazione di Francesco Morandi, ordinario di Diritto del Turismo, e di Gianfranco Benelli, professore di diritto dei trasporti e della logistica dello stesso Ateneo.
“Un altro passo avanti nell’importante processo di formazione e di sensibilizzazione dei cittadini relativamente alla problematica della sicurezza stradale nella città di Olbia” ha dichiarato Davide Bacciu, Assessore ai Lavori Pubblici, Mobilità e Infrastrutture del Comune di Olbia, aprendo i lavori.
Il corso affronta il tema della sicurezza stradale con un approccio integrato: il direttore dell’Automobile Club di Sassari, Giovanni Monaca, ha illustrato il fenomeno dell’incidentalità in Sardegna; il coordinatore dell’Area Tecnica ACI, Enrico Pagliari, è intervenuto sugli ultimi approfondimenti ingegneristici sulla qualità delle infrastrutture, delle strade e dei veicoli con un confronto delle maggiori realtà in Europa; l’esperto in Diritto dei Trasporti della Fondazione ACI Filippo Caracciolo, Francesco Ciro Scotto, ha analizzato la disciplina europea della sicurezza stradale, evidenziando le opportunità anche ai fini del turismo.

 

… e viaggiarono tutti sicuri e contenti …consigli per il corretto utilizzo dei seggiolini auto

Oggi solo 4 bambini su 10 viaggiano sul seggiolino Fretta, tragitto breve e poca pazienza le giustificazioni dei genitori

Oggi solo 4 bambini su 10 viaggiano sul seggiolino
Fretta, tragitto breve e poca pazienza le giustificazioni dei genitori

“…e viaggiarono tutti sicuri e contenti…” è il titolo del convegno per promuovere il corretto utilizzo dei seggiolini per il trasporto dei bambini in auto, organizzato il 29 maggio a Roma presso la Camera dei Deputati da Assogiocattoli (Associazione Italiana delle imprese degli Addobbi e Ornamenti Natalizi, Giocattoli, Giochi e Modellismo, Articoli di Puericultura) insieme a Fondazione ACI Filippo Caracciolo, con la collaborazione della Polizia Stradale.

Polizia locale e sicurezza: la stagione delle riforme

Lo studio affronta le principali riforme che in questo particolare periodo storico stanno trasformando a tutto campo il mondo delle polizie locali. Il tema specifico del rapporto si articola in 4 diversi argomenti. In particolare il volume tratta della riforma delle legge quadro sulle polizie locali, delle principali modifiche al codice della strada, del c.d. pacchetto sicurezza e della Direttiva Maroni sull’impiego degli autovelox.
L’idea di fondo, che è quella di offrire al legislatore delle indicazioni di policy, elaborate attraverso il dialogo costante fra operatori e destinatari dei servizi. In quest’ottica, si ritiene che il confronto fra ACI e Polizie locali, rifletta il parallelo rapporto che esiste fra automobilisti e operatori.
Emerge, in tal senso, il valore aggiunto che nasce dalla capacità e dalla voglia di “assumere il punto di vista dell’altro”  nella costruttiva e sinergica volontà di individuare problemi e soluzioni, alle principali questioni che oggi impegnano il dibattito scientifico e culturale sui temi in commento.
L’idea di abbracciare un così ampio spettro di argomenti nasce dall’avvertita esigenza di replicare i positivi riscontri del metodo Delphi, alle più attuali problematiche scientifiche che oggi impegnano il dibattito politico e culturale.
Lo studio è stato realizzato grazie alla collaborazione di oltre 500 Comandi, nonché di un panel di esperti, scelti fra i più qualificati operatori del settore.
Da qui l’aspirazione ad offrire un valido contributo nell’individuazione di politiche che siano espressione del comune sentire di operatori e automobilisti, in un lavoro sinergico ispirato alle esigenze di sicurezza non solo stradale dei cittadini.

La guida in stato di ebbrezza nel contesto internazionale – Paesi Europei a confronto

Una approfondita indagine sul fenomeno della guida in stato di ebbrezza in Europa.

I primi risultati della ricerca sono stati raccolti ed illustrati nel presente lavoro.
Volendo cogliere l’effettiva percezione che i cittadini e gli operatori delle polizie locali degli Stati europei hanno dell’irrisolto problema dell’assunzione di bevande alcoliche da parte dei conducenti dei veicoli che circolano sulle strade, l’opera di ricerca e studio non si è quindi limitata al mero dato statistico o  normativo, ma ha cercato di ottenere un’immagine il più possibile concreta di come la società  e gli organi di polizia si rapportino con il fenomeno e di come realmente la disciplina dettata dai legislatori nazionali trovi effettiva considerazione e applicazione. Non per questo sono stati trascurati i dati statistici, i quali hanno sempre il pregio di fornire una visione di sintesi delle diverse realtà nazionali capace di sollecitare interessanti comparazioni.
Lo studio si articola in tre parti
La prima è stata elaborata con lo scopo di confrontare rapidamente alcuni indicatori statistici in grado di tratteggiare il fenomeno della guida in stato di ebbrezza nei diversi Paesi europei.
La seconda ha cercato di illustrare le diverse discipline normative presenti nei Paesi europei, attraverso un ragionamento che ha preso in considerazione non soltanto gli aspetti teorici, ma anche le problematiche di più spiccato profilo pratico, come l’effettività della risposta punitiva e le diverse modalità di irrogazione della pena..
Infine, la terza parte dell’indagine ci ha permesso di conoscere le azioni poste in essere dagli Stati europei per contrastare il fenomeno della guida in stato di ebbrezza, che si affiancano alla previsione di pene e sanzioni amministrative per coloro i quali violano le disposizioni in materia di alcol e guida di veicoli. Le informazioni fornite sono state raccolte e vengono esposte nel quarto ed ultimo capitolo dello studio.