Molti Paesi europei e gli stessi Stati Uniti di America, in risposta alla più grave e drammatica crisi economica degli ultimi 30 anni, hanno scelto di concentrare la parte più consistente della spesa pubblica dei loro ordinamenti sul rilancio delle infrastrutture di trasporto.
L’Italia, al pari di altre realtà, ha deciso di intraprendere lo stesso percorso, senza però risolvere a monte alcune palesi criticità che da anni determinano per il nostro Paese notevoli ritardi nella crescita della dotazione infrastrutturale, a dispetto di una spesa comunque elevata.
Il costo delle infrastrutture di trasporto è legato a una serie molteplice di fattori, in cui si fondono scelte di pianificazione con aspetti legati alle procedure di affidamento, nonché di esecuzione dei lavori.
Nel novero delle variabili che incidono sugli andamenti tariffari, un ruolo importante lo gioca la regolazione. I processi di liberalizzazione che negli anni 90 hanno prodotto nuovi equilibri nei mercati liberalizzati, hanno imposto rilevanti esigenze di regolazione, risolte dai principali Paesi europei, talvolta in modo completamente diverso, con risultati spesso molto differenti.