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Le frontiere dell’accertamento

La legge di stabilità del 2016, con la quale è stata ampliata la possibilità di utilizzo di dispositivi elettronici nell’attività di accertamento degli illeciti stradali, ha nuovamente posto l’accento su un’annosa questione legata alla legittimità di questi strumenti, che rispetto all’uomo sono instancabili, intransigenti, ma spesso inidonei a cogliere tutte le sfaccettature della realtà concreta. Lo studio mira ad indagare le prospettive, le opportunità e i rischi della riforma in atto, ma anche in generale di una possibile metamorfosi dell’attività di accertamento e di contrasto degli illeciti stradali, sempre più caratterizzata da uno svuotamento dell’attività umana. La possibilità di usare strumenti elettronici per individuare veicoli che circolano sulle nostre strade privi di copertura assicurativa e/o di revisione è questione che attiene innanzitutto alla sicurezza stradale ma anche alle garanzie che tutti i cittadini devono avere a dare alla collettività. È anche una questione di giustizia ed equità sociale perché è evidente che se tutti sono in regola con la responsabilità civile e con veicoli che rispondono agli elementari criteri di sicurezza nella circolazione, il peso degli oneri derivanti dalla copertura assicurativa sono più equamente distribuiti. L’altro punto importante, contenuto nell’indagine, è la programmazione, da parte dei Comandi, di formazione degli agenti finalizzati proprio all’uso di questi nuovi strumenti di accertamento. Quest’ultimo aspetto è fondamentale in quanto la storia ci ha insegnato che molte volte si è affidato ai fornitori degli strumenti di rilevazione anche la gestione delle violazioni, con evidenti ricadute negative dovute alla perdita del controllo pubblico su violazioni che sono di una certa gravità. Nello studio sono riportate tutte le tabelle che danno conto dell’attività svolta dai Comandi di Polizia locale nel quinquennio 2010-2015. Naturalmente, come sempre accade davanti ad una novità legislativa, i problemi che sono emersi e che bisognerà affrontare con la modifica dell’art. 201 comma 1bis CdS e con l’introduzione della lettera g-1bis sono di diversa natura e alcuni anche molto delicati.

Le frontiere dell’accertamento

Prospettive, opportunità e rischi dell’accertamento con strumenti elettronici.

Oggi, in occasione del 21° Convegno Nazionale della Polizia Locale di Sulmona, è stato presentato lo studio della Fondazione Filippo Caracciolo “Le frontiere dell’accertamento. Prospettive, opportunità e rischi dell’accertamento con strumenti elettronici”.

“Secondo gli ultimi dati disponibili, sono 5 milioni i veicoli, tra auto e moto, non assicurati in Italia. Ma il numero delle violazioni accertate rispetto al parco circolante effettivo resta molto basso” – ha dichiarato Michele Giardiello, Direttore esecutivo della Fondazione Caracciolo.

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Polizia locale e piccoli comuni

La molteplicità dei compiti oggi affidati alla polizia locale in relazione all’esiguità di risorse oggi affidate ai comandi di piccole dimensioni, pone problemi di formazione e aggiornamento quotidiano.  In questo contesto, i fenomeni di associazionismo fra comuni, l’istituzione di scuole regionali presso i capoluoghi e l’importante ruolo svolto dalle associazioni di categoria, giocano un ruolo decisivo nel superamento delle quotidiane difficoltà che le polizie locali dei piccoli comuni devono affrontare ogni giorno.