Lo studio si pone l’obiettivo di fornire un contributo di dati e di analisi all’opinione pubblica e ai decisori, al fine di definire politiche per favorire il rinnovo del parco circolante cercando di massimizzare i benefici sociali, economici ed ambientali della sostituzione dei mezzi più vecchi, in una fase di gravi difficoltà economiche per le famiglie italiane e per l’intero Paese.
Nel tempo, infatti, anche in ragione della spinta dell’Unione Europea e di una mutata sensibilità sui temi dell’inquinamento e della sicurezza stradale, la ricerca tecnologica sui veicoli ha consentito la messa in produzione di mezzi sempre più sicuri e meno inquinanti.
La commercializzazione dei veicoli più avanzati ha permesso un considerevole risparmio di vite umane di emissioni nocive ed anche di risorse energetiche, con evidenti benefici individuali (si pensi ai risparmi connessi ai consumi di carburante) e collettivi. Sembra, tuttavia, che gli utenti e i decisori pubblici, non abbiano saputo cogliere a pieno i potenziali benefici del progresso tecnologico.
La prima parte del documento analizza proprio la fotografia del parco italiano, anche in relazione al confronto europeo, per valutare in modo comparato le peculiarità nazionali. Le analisi riguardano il numero dei veicoli suddiviso per categorie, inclusi alcuni aspetti di particolare interesse come l’anzianità del parco, la sua ripartizione per classe di Euro e il tipo di alimentazione. Tali dati possono essere utili al fine di offrire una valutazione delle misure necessarie per la riforma del comparto.
La seconda parte dello studio valuta le esternalità su ambiente, consumi e incidentalità collegate alla diversa composizione del parco veicolare.
La ricerca supporta la proposta di nuove politiche di incentivazione del rinnovo del parco circolante in Italia, politiche che tengano conto del momento di difficoltà delle famiglie e della riduzione del reddito disponibile. Infatti la proposta, pur non entrando nel merito specifico dello strumento concreto più idoneo, auspica un rinnovo del parco con misure che favoriscano la sostituzione di veicoli Euro 0-3 con altri veicoli usati che appartengano a classi di Euro equivalenti o superiori all’Euro 4. L’idea è in sintesi quella di perseguire obiettivi pubblici di riduzione delle emissioni e dell’incidentalità stradale, stimolando scelte individuali di rinnovo del parco che favoriscano il raggiungimento degli obiettivi.
In occasione dell’evento è stato presentato lo studio Rottamazione e rinnovo del parco circolante: una strada per lo sviluppo, la sicurezza e l’ambiente.
L’approfondimento, realizzato dall’ACI e dalla Fondazione Caracciolo, si pone l’obiettivo di fornire un contributo di dati e di analisi all’opinione pubblica e ai decisori, al fine di definire politiche per favorire il rinnovo del parco circolante cercando di massimizzare i benefici sociali, economici ed ambientali della sostituzione dei mezzi più vecchi, in una fase di gravi difficoltà economiche per le famiglie italiane e per l’intero Paese.
La ricerca muove, pertanto, dall’analisi della composizione del parco veicolare interno, al fine di individuare l’utilità economica e sociale di eventuali politiche tese ad incentivare misure di rinnovo.