L’indagine affronta l’analisi sull’impatto che l’esperienza pandemica, ancora in atto, avrà sulle abitudini di spostamento degli italiani quando l’onda di questo drammatico tsunami si sarà ritirata. Si erano create molte attese a questo riguardo – dovute alle temporanee limitazioni della capacità dei mezzi di trasporto e alla paura del contagio, anche per gli utenti della sharing mobility –, ad esempio, quella di un possibile maggiore utilizzo dell’auto privata, anche da parte degli utenti abituali del TPL, o della bicicletta e del monopattino (modalità, queste ultime, fortemente promosse dal Governo nazionale e locale negli ultimi anni). Nel Rapporto, si vedrà come i rispondenti non sembrino, almeno nelle intenzioni dichiarate, prevedere per il futuro grandi cambiamenti nelle proprie scelte modali di spostamento. Infatti, hanno mostrato anche per il futuro un orientamento all’uso dei mezzi di trasporto molto simile a quello dichiarato per il periodo precedente il diffondersi del Coronavirus; un orientamento teso soprattutto all’uso dell’auto privata (circa l’82% dei casi negli scenari pre e post-Covid), che sembra ridursi solo in un futuro mondo considerato “ideale”, in cui la percentuale di preferenza per l’auto privata si riduce al 59% .
Webinar di presentazione dei risultati dell’indagine sulla mobilità dei soci dell’AC Roma
L’Automobile Club di Roma presenta i risultati dell’indagine, realizzata dalla Fondazione Caracciolo, sulla mobilità dei soci dell’AC Roma.
Lo studio affronta il tema del rinnovo del parco circolante finalizzato a ridurre le emissioni complessive e aumentare la sicurezza stradale garantendo il diritto alla mobilità di tutti i cittadini. In un momento così difficile, come quello che sta affrontando il Paese, in cui alla crisi sanitaria si affianca lo spettro della depressione economica, che riduce le possibilità e le scelte di acquisto in generale e, per quel che riguarda il tema qui di interesse, di veicoli nuovi, più performanti dal punto di vista ambientale e della sicurezza, è importante pianificare in modo razionale un efficace utilizzo delle risorse disponibili tenendo in considerazione alcuni importanti fattori: 1) la necessità di basarsi su una valutazione delle emissioni di CO2 che tenga conto dell’intero ciclo di vita dei veicoli (Life Cycle Assessment); 2) la necessità di tendere a favorire l’eliminazione dei veicoli più vecchi, a partire da quelli Euro 0 e 2, per ridurre le emissioni inquinanti e abbattere i costi sociali derivanti dall’inquinamento urbano, dai gas climalteranti e dall’incidentalità stradale; 3) la necessità di consentire un accesso equo ai finanziamenti, per non ampliare le diseguaglianze sociali; 4) la necessaria considerazione dello stadio di maturità delle tecnologie e delle infrastrutture abilitanti ad esse connesse, di particolare importanza per ogni piano di incentivi che miri alla sostituzione dei veicoli termici con vetture ad alimentazione alternativa, ad esempio elettrica o a idrogeno; 5) l’importanza degli investimenti nel settore della ricerca, per uno sviluppo competitivo dell’industria italiana. Questi i risultati in sintesi dello studio.
Obiettivo dello studio è realizzare un bilancio della sicurezza stradale.
Il fine ultimo della presente ricerca è quello di capitalizzare i risultati positivi, individuare gli insuccessi e le maggiori criticità, per poi rilanciare nuove strategie e politiche di miglioramento del settore.
Mercoledì 18 novembre alle ore 10.00 a Roma, presso la sede dell’Automobile Club d’Italia in via Marsala 8, si svolgerà la 70a edizione della Conferenza del Traffico e della Circolazione, storico momento di confronto propositivo per la filiera della mobilità stradale, organizzato dall’ACI. I lavori, suddivisi in una sessione mattutina e una pomeridiana, saranno centrati sulle novità previste nel Codice della Strada in discussione in Parlamento. Per l’occasione verrà presentato uno studio della Fondazione Filippo Caracciolo – Centro Studi ACI dal titolo “Bilancio degli incidenti stradali: le politiche europee, italiane e regionali”.
Il trasporto pubblico è parte integrante dell’offerta di mobilità delle moderne metropoli europee e di altrettanti importanti centri minori.
Tanto in periodi di crescita, quanto in fasi di crisi economica, moltissimi cittadini, sovente ob torto collo, ricorrono nei loro spostamenti quotidiani all’utilizzo di vettori del trasporto pubblico. In contesti urbani limitati nella forma, il tpl sembra il più valido strumento per rispondere alle esigenze di una rinnovata sensibilità alla mobilità sostenibile, ma il servizio pubblico deve essere un servizio di qualità.
L’automobile costa, infatti, in termini di tasse automobilistiche, di oneri assicurativi, di spese per l’acquisto del carburante, per il pagamento delle “multe” stradali e per un’altra serie di voci accessorie, che mensilmente incidono sulle spalle delle famiglie italiane. “La spesa degli italiani per l’Automobile” rappresenta un lucido strumento di analisi delle diverse voci di costo correlate all’uso dell’automobile.