La molteplicità dei compiti oggi affidati alla polizia locale in relazione all’esiguità di risorse oggi affidate ai comandi di piccole dimensioni, pone problemi di formazione e aggiornamento quotidiano. In questo contesto, i fenomeni di associazionismo fra comuni, l’istituzione di scuole regionali presso i capoluoghi e l’importante ruolo svolto dalle associazioni di categoria, giocano un ruolo decisivo nel superamento delle quotidiane difficoltà che le polizie locali dei piccoli comuni devono affrontare ogni giorno.
Il rapporto annuale sulle polizie locali nasce allo scopo di offrire ai policy makers validi strumenti di conoscenza di una categoria, quella della polizia locale, che all’interno dei comuni svolgi delicati compiti che spaziano dal controllo del territorio, alle attività di polizia stradale, alla polizia commerciale.
L’apertura delle frontiere europee e l’intensificarsi degli scambi transfrontalieri rendono oggi quanto mai attuale l’esigenza di costituire un sistema sanzionatorio che dia prontezza e certezza alla risposta punitiva dello Stato anche quando questa deve essere irrogata nei confronti di cittadini stranieri che abbiano commesso violazioni nel nostro Paese. Nonostante i numerosi proclami, infatti, molti “crimini” stradali restano oggi impuniti per l’assenza di una rete efficace di cooperazione fra Paesi.
Lo studio analizza le diverse sanzioni presenti nel Codice della Strada.
L’idea di fondo è quella di valutare l’efficacia del sistema sanzionatorio alla luce di alcuni parametri, come la prontezza, la proporzionalità e l’effettività della risposta punitiva dello Stato in materia di diritto della circolazione stradale. La prima parte dell’indagine è dedicata alla sanzione pecuniaria, nei suoi diversi percorsi applicativi, la seconda si sofferma sulle sanzioni accessorie.
Il concetto di mobilità sostenibile interpreta una nuova visione dei trasporti che, salvaguardando la mobilità dei cittadini, sappia al tempo stesso preservare le città, evitare la congestione, favorire forme di mobilità sostenibile come il trasporto pubblico.
Tanto a livello di grandi Comuni, quanto di piccole realtà, le nostre città negli ultimi anni, si sono progressivamente riempite di zone a traffico limitato, di aree pedonale, di stalli di sosta a pagamento. La mobilità urbana è diventata un percorso ad ostacoli, in cui sembra sia mancato il ruolo della programmazione a monte a vantaggio di politiche emergenziali, spesso incapaci di affrontare i problemi di congestione e inquinamento in modo risolutivo.
Lo studio affronta la crisi petrolifera avvenuta negli anni 2000 per effetto delle contrazioni dell’offerta di greggio determinate dal cartello posto in essere dai produttori OPEC.